Pal3
Su proposta del consigliere nazionale Lorenzo Quadri, la commissione dei trasporti del Consiglio Nazionale propone di reintegrare il PAL3 tra programmi d’agglomerato a cui erogare sussidi. Non perché il PAL3 sia diventato un programma meritorio ma perché la commissione non vuole scontentare nessuno: per parità di trattamento, dice, cioè parità tra chi riceve e chi non riceve perché non è stato diligente.
Le elezioni federali sono vicine, questa è la motivazione vera. Quindi ora usano l’innaffiatoio.
Carlo Lepori, presidente della neocostituita Associazione dei Cittadini per il territorio del Luganese, ha così commentato sulla RegioneTicino la proposta della commissione dei trasporti del Consiglio Nazionale: PAL3, richiesta solo politica.(leggi)
La stampa ha scritto:
RT PAL3, richiesta solo politica 8.11.2018
CdT Manovre a Berna, sussidi a un passo 7.11.2018
RT Pal3 rivalutato e finanziato da Berna 7.11.2018
Berna lo giudica troppo generico,
con troppe realizzazioni arretrate.
Negli scorsi giorni (14 sett.2018) il Consiglio federale ha confermato la bocciatura del Programma d’agglomerato Luganese di terza generazione (PAL3). Uno schiaffo umiliante alla Commissione regionale dei trasporti del luganese (CRTL) e agli estensori del Programma.
Scrive il Consiglio federale: “In considerazione dell’efficacia troppo limitata del programma d’agglomerato, si propone al Parlamento di non cofinanziare le misure e i pacchetti di misure nel quadro della terza generazione”.
Tra le molte critiche al PAL3 espresse dal CF le principali sono tre:
Ora ci si aspetta un cambiamento di rotta da parte della CRTL, in tutti i sensi.
Leggi:
Rapporto d'esame della Confederazione sul PAL3
Messaggio del CF alle Camere
Nostro commento dell'aprile scorso
Scrive il DT:
Il PA del Luganese (PAL3) in questa generazione non riceverà contributi. La Confederazione, pur valutando come sufficiente l’efficacia del programma, non ha ritenuto di assegnare contributi poiché giudica non adeguatamente avanzate le misure delle generazioni precedenti (PAL1 e PAL2). Il PAL beneficia di contributi per quasi 60 mio fr dalle prime due generazioni, destinati a due progetti principali – la tratta Manno-Bioggio della reteram-treno2 e il riassetto completo della Stazione di Lugano – nonché ad interventi di riqualificazione stradale e di mobilità ciclopedonale.
Vista l’importanza delle due prime generazioni, il PAL3 ha presentato misure più modeste con contributi attesi per al massimo 3-4 mio fr. La decisione di non stanziare finanziamenti per il PAL3 da parte della Confederazione non incide sulla necessità e la volontà del Dipartimento di procedere nei tempi previsti con gli interventi principali sulla mobilità di questa regione. (17.09.2018)
Non ci piace il modo in cui DT e CRTL hanno comunicato la bocciatura del PAL3 da parte della Confederazione. A leggere il comunicato delle autorità sembra quasi che il PAL3 conti poco o non sia importante. Non si percepisce ombra di delusione né segno di voler prendere sul serio le critiche.
Eppure la CRTL ci ha lavorato per due anni, i cittadini si sono applicati con grande fatica per leggere e capire le 438 pagine del rapporto, che a noi, già dall'inizio, è sembrato vago e velleitario.
La Confederazione non solo non concede al Luganese alcun credito, ma critica l’operato delle autorità che hanno redatto il PAL3, con valutazioni fortemente negative, dello stesso tenore di quelle epresse quattro anni fa a proposito del PAL2.
Il Dipartimento del territorio sostiene che la Confederazione ha giudicato sufficiente l’efficacia del PAL3; invece la Confederazione ha negato i crediti perché di “efficacia troppo limitata” (queste le precise parole).
In sostanza Berna ha poco apprezzato il PAL3, dandone un giudizio negativo. Ci sembra sbagliato minimizzare l’accaduto e mostrare indifferenza, come fa il DT. Non è quindi solo per i ritardi accumulati nell’esecuzione delle opere ma anche perché il PAL3 (citazioni):
I ritardi denunciati non riguardano il progetto Tram-Treno (che finora viaggia in orario), ma molte altre opere decise e sussidiate nell’ambito del PAL1 (2008) e del PAL2 (2012), per un totale che supera i 100 mio FR.
Ecco l’elenco:
In Gran Consiglio: PS Raoul Ghisletta e altri
I responsabili del PAL3 (cioè la CRTL, pres. Bruschetti e i suoi operatori), sostenuti dal Dipartimento del Territorio, si sono recati a Berna per cercare di far correggere il pessimo giudizio che il loro prodotto vi aveva raccolto. Il resoconto del Corriere del Ticino (9.4.2018) mette bene in evidenza l’ampia manovra concertata: delegazione di prestigio, forte motivazione politica, ottimismo di parata, nessuna autocritica. Tutta la discussione è stata imperniata (così il CdT) sulla richiesta di correggere la pagella stesa dall’Ufficio federale per lo sviluppo territoriale (ARE), così da guadagnare almeno un punto nel giudizio globale e evitare di essere esclusi dai sussidi federali rimediando una figuraccia.
La Confederazione ha emesso il suo giudizio sui programmi svizzeri di agglomerato di terza generazione. Su 36 programmi inoltrati dalle agglomerazioni svizzere, quattro sono stati giudicati insufficienti e sono stati esclusi dai contributi federali. Tra questi il PAL3, il programma di agglomerato del Luganese (pagina 18, rapporto DATEC in consultazione, leggi).
Dopo un PAL2 fallimentare a tutti gli effetti, anche il PAL3 è risultato insufficiente e inefficace.
La CRTL è criticata non solo per i suoi insuccessi nel campo della programmazione territoriale, ma anche per l’inconcludenza della sua azione di intermediazione tra Comuni e Cantone e per l’incapacità di dialogare e costruire un consenso con la popolazione. Considerate le insoddisfazioni rilevate dai cittadini e dai politici, diventa attuale la richiesta di un cambiamento di gestione.
Il PAL3 ha proposto nuove misure per 109,7 milioni di franchi. Scorrete le 438 pagine del rapporto finale PAL3,
doc A, docB
La CRTL contava su un congruo sussidio federale, ma la Confederazione ha rifiutato di contribuirvi, perché il PAL3 è stato giudicato insufficiente secondo quattro criteri (leggi). Le spese dovrebbero dunque ricadere interamente su Cantone e Comuni. Per fortuna varie opere programmate dal PAL3 possono essere accantonate senza inconvenienti, perché superflue o inutili.
Sulla ristrutturazione dello svincolo di Lugano nord abbiamo scritto:
La proposta di ristrutturare completamente le rampe autostradali degli accessi di Lugano Nord, non è per nulla convincente, né negli obiettivi né nelle soluzioni, che appaiono sproporzionate, costosissime e inutili. Non ci sembra il caso di insistere spendendo ancora vanamente altri soldi in questo studio.
Consultate le schede: Porta ovest, Tessuto suburbano
Il PAL3 è stato messo in consultazione dalla vigilia di Natale a fine febbraio 2016. (http://www.pal3.ch/)
I Cittadini per il territorio del Luganese vi hanno partecipato, rlevando in primo luogo la poca concretezza e la velleità della proposta e chiedendo di essere sentiti (leggi la nostra partecipazione). A nove mesi dalla fine della consultazione non abbiamo avuto da parte della CRTL alcun riscontro, nemmeno la conferma di aver ricevuto la lettera. Ribadiamo: questo modo di fare è scorretto e maleducato.
Il PAL3 continua nella linea fallimentare del PAL2, che ha raccolto ampie critiche e opposizioni. A Lugano i cittadini hanno chiesto il referendum, per ora bloccato da un pretestuoso ricorso e dalla inaccettabile lentezza del Tribunale amministrativo.
Disegno di decreto federale sui PA3
Rapporto DATEC in consultazione
Criteri di efficacia del DATEC
PAL3 Rapporto finale DocA
PAL3 Rapporto finale DocB
PAL3 Porta ovest, ristrutturazione svincolo Lugano nord
PAL3 Porta ovest tessuto suburbano
Testo di partecipazione dei Cittadini per il territorio del Luganese, 29 febbraio 2016