L'innovazione massagnese
A Massagno e a Lugano si è inventata una nuova maniera per elaborare i PR.
Il Consiglio comunale di Massagno (unitamente a quello di Lugano) ha introdotto una novità che concerne il modo di elaborare i PR comunali o intercomunali; una modalità che si differenzia sostanzialmente da quella ordinaria stabilita dalla legge in vigore.
Confronta i due schemi procedurali.
In cosa consiste la singolare innovazione massagnese?
I Consigli comunali di Massagno e di Lugano quando hanno approvato la Convenzione intercomunale che regola l'elaborazione del PR dell'area della trincea ferroviaria di Massagno, non si sono limitati a stabilire perché vogliono un nuovo PR ma hanno anche deciso l'indirizzo che vogliono sia dato al futuro PR.
Leggete in cosa consiste l'innovazione procedurale detta, per brevità, massagnese.
In questo modo i Consigli comunali hanno preso una decisione che per legge spetta ai Municipi, e l'hanno presa non dopo le indagini e gli studi preliminari richiesti dalla procedura ordinaria, ma subito all'inizio, come premessa alla fase di elaborazione del PR.
Leggete le spiegazioni a proposito della diversità procedurale introdotta.
Conflittualità prematura
Facendo decidere al Consiglio comunale l'indirizzo urbanistico che si vuole perseguire, senza aver prima fornito motivazioni appropriate, né aver ponderato gli interessi contrastanti, né aver coinvolto la popolazione, si sono suscitati immediati conflitti e si è messa in moto una catena di reazioni forti sfociate in petizioni, referendum e iniziative popolari.
Confronto senza possibilità di mediazione.
Il confronto sull'assetto urbanistico auspicato non si è sviluppato dunque all'interno della fase di elaborazione del PR (come previsto dalla Legge) ma è stato anticipato all'inizio, in una fase dove la legge non offre alcuna possibilità di mediazione.
Ne conseguono gravi effetti negativi, irrazionalità, sprechi e inefficienze.
Leggete le spiegazioni e gli argomenti sul tema.
La procedura massagnese appare dunque contraria al pubblico interesse, alla razionalità e all'efficienza del processo pianificatorio.
Non è come dice il Consiglio di Stato,
il quale sostiene che la nuova procedura non si scosta da quella ordinaria. Molti elementi ci permettono invece di insinuare che l'innovazione sia contraria alle disposizioni di legge.
Leggete le nostre argomentazioni.
La convenzione intercomunale alla fine dell'iter ricorsuale è cresciuta in giudicato. Il Tribunale federale non ha riconosciuto ai tre cittadini opponenti la legittimazione a ricorrere . Peccato che il TF non sia entrato nel merito della questione, perché questa volta le motivazioni erano state esposte e documentate esaurientemente. Leggetele.
I tribunali, che nelle loro sentenze accertano d'ufficio la legalità delle decisioni, una volta o l'altra dovranno pur entrare nel merito della nuova problematica.
Vedremo se riterranno il nuovo modo di condurre la pianificazione, unico in Svizzera, conforme alle leggi. Nel qual caso si dovrà seriamente pensare di correggerle.
Le_tre_versioni_della_convenzione.pdf Il testo dell'art. 2 della Convenzione intercomunale per elaborare il PR-TriMa ha subito tre versioni: eccole. |
Innovazione_massagnese_B_con_allegato.pdf Le nostre esaurienti considerazioni sulla controversa innovazione procedurale introdotta dal CC di Massagno |
Lo schema che mostra la variazione procedurale introdotta a Massagno, rispetto alla procedura ordinaria |